Uno dei primi servizi gestiti direttamente dall'Associazione ONLUS è stato il "Centro di ascolto SHALOM", cuore di una rete dove avviene l'acquisizione, la codificazione e la comunicazione anonima dei dati relativi alle problematiche rilevate sul territorio. Questo scambio di informazioni non solo assicura una precisa rilevazione dei bisogni a livello macro, ma facilita anche l'interazione tra le diverse "antenne sociali", promuovendo lo scambio di esperienze, metodologie e risorse.
Ma la rete di Shalom si estende oltre. Grazie alla collaborazione con la Congregazione delle Suore della Provvidenza, l'Associazione gestisce una rete di "servizi per la famiglia" a Torre del Greco, che comprende dalla mediazione familiare alla scuola per genitori, allo sportello di orientamento e informazione.
Lo stesso approccio è adottato nella gestione del servizio di distribuzione di generi alimentari provenienti dalla Fondazione Banco Alimentare, precedentemente gestito per conto della Parrocchia del Buon Consiglio. Questo servizio, inizialmente concepito come una semplice distribuzione di derrate alimentari alle famiglie bisognose segnalate dal centro di ascolto, si è evoluto in un efficace strumento di educazione e sensibilizzazione sulla corretta gestione delle risorse e sulla lotta allo spreco. La giornata della "colletta alimentare" celebrata ogni novembre è diventata un appuntamento fondamentale. Il nuovo progetto, "La Spesa Sospesa", attualmente in fase di sviluppo, è il risultato di queste esperienze, rappresentandone una naturale evoluzione.
In linea con gli scopi statutari, l'Associazione si impegna nella formazione continua dei propri operatori e dei volontari in servizio civile, collaborando con esperti qualificati e formatori accreditati. La formazione è considerata fondamentale non solo come strumento di socializzazione, sensibilizzazione, responsabilizzazione, orientamento, confronto e crescita, ma anche come preparazione dei giovani alla "collaborazione civica", promuovendo un senso di appartenenza alle varie realtà locali, dal livello comunale all'Unione Europea, e la consapevolezza dei propri diritti e doveri.
Nel contesto del Servizio Civile, nel 2015 l'Associazione ha implementato il suo secondo progetto di impiego di volontari all'estero, denominato "SENZA CONFINI". Tre volontari sono stati impiegati per circa 9 mesi presso la sede di Progetto Famiglia Cooperazione, OASI SAINT THERESE in BURKINA FASO, impegnata in attività a favore dei minori e delle giovani donne in situazioni di forte disagio.
I ragazzi dell’ OASI SAINT THERESE in compagnia dei volontari Rosario ed Emanuele,
del presidente di Cooperativa progetto famiglia Francesco De Maria (sulla sinistra) e della direttrice Caterina Paladino.
Un altro progetto di rilevo è "Experientia Misericordiae", inserito nell'anno Giubilare e avviato nel febbraio 2016. Sei volontari sono stati impiegati presso una sede della Congregazione delle Suore Carmelitane a Roma, contribuendo a realizzare attività interculturali e interventi di animazione nel territorio.
Nel 2015, l'Associazione ha partecipato al programma europeo GARANZIA GIOVANI, offrendo percorsi personalizzati di formazione o opportunità lavorative ai giovani Neet. L'impegno principale è stato nel Servizio Civile, con progetti di educazione, promozione culturale e assistenza. Un esempio è il progetto "COMUNICAGIOVANE", in collaborazione con il Comune di LIVERI (AV), che ha istituito uno sportello informativo territoriale con il coinvolgimento di 6 volontari.
Nel mese di ottobre 2016, l'Associazione ha impiegato 54 volontari in progetti quali "Bimbi in progetto 2016", "Un Mondo a Forma di te 2016", "Ricreando 2016" e "Insieme si può 2016". In particolare, il progetto "UN MONDO A FORMA DI TE" si occupa dell'assistenza domiciliare a persone disabili, offrendo ai volontari l'opportunità di aiutare concretamente numerose famiglie. Analogamente, il progetto "Volontari in vista", dedicato all'assistenza dei grandi invalidi civili, coinvolge volontari di Shalom da diversi anni, focalizzandosi in particolare sull'assistenza e l'accompagnamento di persone non vedenti.
L'obiettivo costante dell'Associazione è stato quello di conferire una dimensione propedeutica a tutti i progetti, soprattutto quelli nell'ambito assistenziale, al fine di creare un servizio che non si limiti a sé stesso, ma diventi un punto di riferimento per la comunità. In parte, questo obiettivo è stato raggiunto grazie all'impegno di numerosi volontari e ai fondi del DIPARTIMENTO DELLA GIOVENTÚ E DEL SERVIZIO CIVILE, ma l'Associazione intende proseguire il lavoro, realizzando ulteriori iniziative in coerenza con le attività sin qui svolte.
Alcuni ragazzi Burkinabè che frequentano la casa.